Qualche giorno fa la Frau di italiano ci ha fatto fare un tema/ricerca su un argomento a piacere… quale occasione migliore per parlare di pesca e dei pesci? Questo è il tema che ho fatto, spero vi piaccia…
È da quando ho otto anni che ammiro i pesci per i loro colori. Il mio preferito è il sarago, imparentato con l’orata. La sera in cui è nata la mia passione sembrava solo una fredda e buia serata di pesca, ma, dall’acqua una sagoma argentata uscì attaccata all’amo.
La canna era piegata ma resse quell’enorme peso e quando arrivò da noi, il pesce era più grande di quanto immaginavo, così grande che una volta dentro al secchio la coda usciva fuori…
Continuate a leggere questo testo e scoprirete tutti segreti del sarago!
Nel mare mediterraneo vivono cinque specie diverse di sarago, uno è il sarago sparaglione chiamato sparlo dai pescatori… È molto simile occhiata.
Poi c’è il sarago maggiore, la sua forma arrotondata ricorda l’orata, ma le sue strisce nere ricordano i graffi di un orso affamato.
Il sarago pizzuto ha un becco che lo rende secondo me il pappagallo dei pesci, questo serve a frantumare il carapace dei granchi, riesce a spaccare lische di pesce come ad esempio le sardine, occhiate e anche piccole orate.
Il sarago fasciato, chiamato appunto così per la sua macchia nera che lo fa sembrare avvolto in una coperta; ed infine il sarago faraone. Il nome deriva dalle sue strisce che assomigliano alla sabbia delle piramidi d’Egitto.
Il sarago mangia Cozze di media dimensione, piccoli pesci, in autunno alghe ed è ghiotto di granchi e piccoli invertebrati. Anche se il sarago è così tozzo, ha degli avversari che non hanno paura di sfidarlo, i suoi nemici sono pesci serra, barracuda, ricciole e polpi… E anche preda dei falchi pescatori che a volte scendono in picchiata dal cielo…
Quando d’estate nuoto con la maschera nella baia sotto casa mia, guardo anche i saraghi ed il loro comportamento…
Per esempio, due estati fa, le sardine sono entrate nella baia e con le sardine sono venute anche le ricciole, i saraghi e le orate attendevano sul fondo per qualche pesce ucciso dalle ricciole e quando le ricciole tornavano in mare aperto, i saraghi e le orate continuavano a mangiare i resti delle acciughe sbranate dai predatori.
Di solito i saraghi, che fanno la tana sotto gli scogli, si rifugiano lì quando ci sono mareggiate e, appena il mare si calma, escono a cercare da mangiare.
Ricordo che una sera anni fa eravamo sugli scogli di Capo San Rocco… il mare era agitato e non avevamo preso nulla. Ad un certo punto la mia canna si piegò a metà… come esca avevamo usato un pezzo di sarda! Corsi a prendere la canna che stava per finire in mare e iniziai a recuperare ma il pesce era così pesante che non riuscivo a tirarlo su… arrivò mio padre e mi tolse la canna dalle mani dicendo “ma che pesce e pesce… hai incagliato!” E io gli dissi: “no, no papà la canna vibrava tantissimo!!!” Così iniziò a recuperare e piano piano tirò su un sarago da 600gr! Era super ciccione! Tornammo a casa e lo cucinammo ma la carne era dura e scura! Sembrava un chewing-gum! Che peccato! Un altra volta invece in spiaggia pescai un orata da….. ma questa è in altra storia!!!
Quale è il vostro pesce preferito? Quale è il pesce più grande che avete pescato? E quale è il pesce più strano che avete preso? Lasciate i vostri commenti! A presto…
P.
[…] Il Sarago!!! […]
un racconto carino bravo… continua così!
ti seguo dalla Sardegna 😀
Era il salmone, perché misterioso per il suo vagare….è un sacco buono nella versione europea del sushi, ma mia madre mi ossessiona con le sue letture!!! Dice che, ormai, i salmoni sono per 80 % allevati in vasca e colorati con coloranti alimentari per rendere la loro carne attraente…. bisogna comprare salmoni da pesca sostenibile e da qualche tempo a questa parte non lo mangio più molto volentieri.